Malattie infiammatorie croniche intestinali

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Cosa sono le malattie infiammatorie croniche intestinali?

Le malattie infiammatorie croniche intestinali sono malattie che rientrano nelle cosiddette MICI (in inglese “IBD”, Inflammatory Bowel Disease) e comprendono la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Le MICI sono malattie più frequenti nelle persone di sesso femminile, che compaiono in genere in un ‘età compresa tra 15 e 4 anni.

Quali sono le cause delle malattie infiammatorie croniche intestinali?

Le cause delle malattie infiammatorie croniche intestinali sono multifattoriali, sebbene non siano ancora del tutto chiarite. Tuttavia, tra le ipotesi più accreditate sembra che la causa principale sia uno squilibrio immunologico causato da una reazione immunitaria abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni, quali ad esempio, alcuni microrganismo del microbiota intestinale, scatenata da alcuni fattori ambientali. In persone predisposte, questa reazione potrebbe aumentare il rischio di malattie infiammatorie croniche intestinali. 

Inoltre, sebbene sia presente una certa familiarità, cioè le MICI tendono a presentarsi con maggior frequenza nei parenti delle persone affette, tuttavia non si tratta di malattie ereditarie. Tra i vari fattori ambientali studiati c’è il fumo di sigaretta che predispone alla malattia di Crohn, ma anche ansia e depressione.

Quali sono i sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali?

I sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali variano a seconda dell’andamento della malattia. Infatti, sia la malattia di Crohn che la colite ulcerosa sono malattie che si presentano con periodi di latenza alternati a fasi di riacutizzazione.

Nella malattia di Crohn i sintomi iniziali più frequenti sono diarrea, anche notturna, dolore addominale localizzato nella parte inferiore a destra dell’addome. Nella colite ulcerosa, i sintomi sono la diarrea sanguinolenta, anche notturna, in associazione a  tenesmo rettale, cioè una contrazione spasmodica e dolorosa dello sfintere anale, spesso associata a urgenza defecatoria.

Quando l’infiammazione intestinale si riacutizza, in entrambe le malattie i sintomi possono includere febbricola, dimagrimento, astenia, inappetenza.

In entrambe le malattie possono essere presenti sintomi non riferiti all’intestino, come ad esempio, spondiloartriti, eritema nodoso, pioderma gangrenoso, stomatite aftosa, psoriasi, episclerite, sclerite, uveite, irite, colangite sclerosante primitiva.

Nel tempo, la malattia di Crohn può indurre complicanze quali restringimenti del tratto di intestino colpito dalla malattia che possono andare dalla stenosi all’occlusione intestinale, fistole intestinali, ascessi, che in genere richiedono un intervento chirurgico.

Nella colite ulcerosa, invece, le complicanze sono più rare, grazie alle terapie mediche disponibili. In caso di complicanze, queste possono includere dilatazione acuta del colon (megacolon tossico) che richiede intervento chirurgico, e cancro del colon a causa dell’infiammazione cronica della mucosa intestinale. 

Quali esami servono per la diagnosi di malattie infiammatorie croniche intestinali?

Per la diagnosi di malattie infiammatorie croniche intestinali, insieme alla valutazione dello specialista sono necessari alcuni esami strumentali tra cui la colonscopia, biopsie multiple, esame istologico, ecografia addominale e dell’intestino, entero-RM o entero-TC, esami del sangue e delle feci.

Come si curano le malattie infiammatorie croniche intestinali?

Le cure per le malattie infiammatorie croniche intestinali non complicate prevedono, in genere, l’utilizzo di farmaci allo scopo di indurre la remissione della malattia e evitare eventuali riacutizzazioni. Tra i farmaci che possono essere prescritti, ad esempio, si trovano la mesalazina, i corticosteroidi, immunosoppressori quali  azatioprina/6-mercaptopurina, metotrexato, alcuni antibiotici e farmaci biologici (anti-TNF, anti-interleuchine, anti-JAK e modulatori del recettore S1P).

In caso di complicanze, o quando la terapia medica non ha benefici, la terapia chirurgica può essere indicata.