Vitrectomia

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Cos’è la vitrectomia?

La vitrectomia è uno dei trattamenti chirurgici per le condizioni di distacco della retina in un’area significativa della retina stessa. La vitrectomia prevede la rimozione del corpo vitreo, cioè la sostanza gelatinosa trasparente che si trova tra iride e retina, e la sua sostituzione con una soluzione salina. Sebbene l’intervento di vitrectomia permette di recuperare la vista in 2 pazienti su 3, tuttavia può essere associato al rischio di sanguinamento, cataratta e endoftalmite.

Come si effettua la vitrectomia?

L’intervento di vitrectomia si effettua mediante aspirazione del corpo vitreo, che viene aspirato con strumenti di microchirurgia e sostituito con una soluzione salina. In preparazione alla vitrectomia, le pupille del paziente vengono dilatate con alcune gocce di collirio, mentre al termine dell’intervento, che può durare circa 2-3 ore, entrambi gli occhi vengono bendati.
Dopo l’intervento il paziente può avvertire dolore, che viene gestito con farmaci analgesici secondo le indicazioni del medico. Vengono inoltre prescritti colliri e antibiotici, oltre al riposo degli occhi fino alla completa guarigione. In assenza di complicanze, al paziente viene raccomandato di seguire i controlli (follow up) previsti e necessari per monitorare i risultati dell’intervento. In genere, i controlli di follow up post vitrectomia si effettuano il giorno dopo l’intervento, dopo una settimana, tre settimane, due mesi, quattro mesi, e sei mesi dall’intervento.  

Quando è indicata la vitrectomia?

La vitrectomia è indicata nei casi di retinopatia diabetica, foro maculare, membrana epiretinica, infezioni o traumi oculari, che provocano il distacco della retina.