Urologia: la Chirurgia Rigenerativa con l’utilizzo del tessuto adiposo


È una metodica innovativa e mininvasiva che prevede una piccola liposuzione (su addome o fianchi) e la successiva introduzione del tessuto adiposo ultrafiltrato nel tessuto danneggiato del paziente, garantendo la rigenerazione dei tessuti che riconferisce elasticità e morbidezza.

È una tecnica operatoria innovativa e mininvasiva che permette di rigenerare i tessuti danneggiati grazie ad innesti di tessuto adiposo ultrapurificato. La dottoressa Elisa Berdondini, specialista in Urologia Chirurgia ricostruttiva dell’uretra e dei genitali presso la Clinica Sedes Sapientiae è pioniera della chirurgia rigenerativa uretrale-genitale a livello nazionale e non solo.

Cosa si intende per Chirurgia rigenerativa urogenitale?

“Se nel passato – afferma la dottoressa Elisa Berdondini – per il trattamento di tessuti danneggiati da patologie o traumi, con atrofia, cicatrici o alterazioni morfologiche, la tecnica operatoria maggiormente utilizzata era quella che prevedeva la loro asportazione e la sostituzione, da qualche anno si predilige l’innesto del tessuto adiposo del paziente stesso, ricco di cellule staminali e fattori di crescita che promuove la rigenerazione tissutale.

È stata la svolta: è una metodica innovativa e mininvasiva che prevede una piccola liposuzione (su addome o fianchi) e la successiva introduzione del tessuto adiposo ultrafiltrato nel tessuto danneggiato del paziente, garantendo la rigenerazione dei tessuti che riconferisce elasticità e morbidezza”.

Per quali patologie è indicata?

“Per risolvere alcune delle patologie più complesse e invalidanti dell’apparato genitale maschile e femminile – continua la dottoressa -. Parliamo ad esempio di Lichen Sclerosus uretrale-genitale, stenosi dell’introito vaginale e atrofia vulvo-vaginale. Quest’ultima può comparire con la menopausa, oppure in seguito a trattamenti chemioterapici per tumore al seno, oppure in esiti di chirurgia ginecologica, in esiti cicatriziali di terapia laser endovaginale. Buoni risultati li abbiamo ottenuti anche per la cura della malattia di Peyronie, che causa non solo un’alterazione funzionale ma ha un notevole impatto sulla vita di relazione del paziente. Importanti ed ottimi risultati li abbiamo ottenuti nel paziente con stenosi uretrale in seguito a prostatectomia radicale o in seguito a chirurgia prostatica endoscopica (TURP, laser per ipertrofia prostatica) o in altri tipi di stenosi uretrale. In tutte queste patologie caratterizzate da atrofia, cicatrici e infiammazione cronica l’utilizzo del tessuto adiposo ha conferito risposte importanti ed efficaci”.

Quali sono i vantaggi di questa tecnica?

Conclude la dottoressa Berdondini: “Si tratta di risultati non solo estetici a livello genitale, ma soprattutto si ha un recupero funzionale, come il ripristino del flusso urinario o della funzione sessuale e dunque la qualità di vita dei pazienti -. La Chirurgia rigenerativa è una metodica che garantisce una riduzione dei tempi di intervento e anche delle tempistiche di recupero successivo. Inoltre, il trattamento non ha avuto ad oggi effetti collaterali perché il tessuto adiposo utilizzato è autologo e biocompatibile al 100%.
I risultati sono ottimi e appaiono visibili entro 3 mesi dal trattamento, il tempo necessario per la rigenerazione dei tessuti”.