Salute dei polmoni: l’importanza iniziare la prevenzione da giovani


Quando pensiamo alla salute non sempre pensiamo ai nostri polmoni.

Immaginiamo che i polmoni che non funzionano più bene sia un problema che riguarda le persone anziane o chi ha già problemi respiratori. Eppure i dati parlano chiaro: la prevenzione delle malattie polmonari dovrebbe iniziare già da giovanissimi, perché è proprio tra i banchi di scuola o nelle prime uscite con gli amici che si pongono le basi, buone o cattive, per la salute della nostra respirazione, nel tempo.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Valter Brossa, pneumologo della Clinica Sedes Sapientiae.

Fumo e inquinamento: una combo pericolosa

In Italia, secondo i dati ISTAT 2025, fuma circa il 24% della popolazione tra i 18 e i 69 anni. Ma il dato più preoccupante è un altro: tra gli 11 e i 24 anni, oltre un giovane su quattro è già un fumatore abituale (25,3%). E la percentuale sale drasticamente se i genitori fumano: il 24% dei giovani accende la sigaretta in casa, contro solo il 9,2% di chi ha genitori non fumatori.

Non è solo una questione di sigarette tradizionali. Sigarette elettroniche, dispositivi a tabacco riscaldato e altri prodotti alternativi stanno guadagnando terreno rapidamente, anche tra chi non ha mai fumato. Nel 2024, il consumo di questi dispositivi in Italia è salito al 4,6%, rispetto allo 0,5% nel 2018. Questo significa che molti ragazzi iniziano a fumare con l’illusione che “non sia pericoloso come il fumo classico”. 

Che il fumo faccia male è noto da tempo. In genere, l’entità del danno che ogni giorno facciamo volontariamente al nostro organismo con il fumo non è evidente fino a quando il danno diventa una malattia. Non si parla solo di tumore ai polmoni, ma anche di bronchiti croniche, asma, infezioni respiratorie ricorrenti e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).

A cui si aggiunge l’inquinamento, specie per le persone che vivono in città o zone industriali e sono costantemente esposte a sostanze che danneggiano i polmoni anche nei non fumatori. Se a questi inquinanti, però, si aggiunge il fumo (tradizionale o elettronico), il rischio di sviluppare malattie respiratorie cresce in modo esponenziale. È un effetto “combo” che rende i polmoni e le vie respiratorie molto più vulnerabili a malattie.

Prevenzione: basta un test semplice

Respirare è vitale. Una inefficienza o una patologia del sistema respiratorio che si sviluppa da giovani può voler dire non riuscire ad avere una vita piena e attiva, non riuscire a fare sport con gli amici, non avere il fiato se non avere la capacità di ossigenare a sufficienza il sangue, gli organi, inclusi cuore, cervello, pelle e apparato genitale. E questo vale sia nei maschi che nelle femmine, senza distinzione. 

Per conoscere la propria funzionalità polmonare e l’efficacia della respirazione, esiste un semplice test, la spirometria: indolore e rapido, non invasivo, l’esame del respiro misura la capacità e l’efficienza dei polmoni, intercettando precocemente segni di difficoltà respiratoria, anche quando i sintomi non sono ancora evidenti. Questo consente di intervenire subito, magari cambiando alcune abitudini, smettendo di fumare o riducendo l’esposizione a inquinanti, prima che il danno diventi irreversibile e siano necessari trattamenti con farmaci o interventi chirurgici.

Ambulatorio di prevenzione polmonare

Per questo motivo, in Clinica Sedes Sapientiae è attivo l’Ambulatorio per la prevenzione e la cura delle malattie respiratorie orientato soprattutto sulla diagnosi precoce e preventiva per lo sviluppo di danni a carico dei nostri polmoni. Attraverso incontri informativi con lo specialista pneumologo e con informazioni chiare e scientificamente aggiornate sui rischi, sintomi e patologie, ma anche con test come la spirometria, si potrà valutare e monitorare nel tempo la salute respiratoria. Il servizio si rivolge a persone sia fumatori che non fumatori a partire dai 14 anni di età, anche con diagnosi già definite. 

Parallelamente sarà attivato anche un Centro per la diagnosi dei disturbi respiratori del sonno. Si tratta di disturbi che nella loro espressione più grave determinano il quadro clinico conosciuto come OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno). Il team di specialisti, costituito dallo pneumologo affiancato da neurologo e otorinolaringoiatria, si avvarrà del supporto dei tecnici neurofisiologi del Gruppo Vivisol, leader nella fornitura di elettromedicali per la diagnostica e di tutto ciò che si renderà necessario per una eventuale terapia, e dei nostri tecnici della riabilitazione respiratoria (fisioterapisti con master in riabilitazione respiratoria) per supportare i pazienti con percorsi guidati finalizzati al recupero del miglior respiro.

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