Mestruazioni: può cambiare il ciclo in estate?


Le mestruazioni non sono mai identiche ma cambiano da donna a donna: durata, frequenza, periodicità, intensità del flusso, sintomi e disturbi possono variare nel corso dell’anno e anche in estate. In ogni caso è importante non trascurare eventuali cambiamenti persistenti nei parametri mestruali e rivolgersi ad uno specialista.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Antonio Camarda, Ginecologo della Clinica Sedes Sapientiae di Torino.

Mestruazioni: i possibili cambiamenti durante l’estate

Alcune persone avvertono crampi e fastidi anche due settimane prima dell’arrivo del ciclo, altre invece sperimentano solo lievi sintomi. C’è chi diventa più emotiva, sensibile o irritabile.

Flusso abbondante

Un flusso mestruale più abbondante, ossia una perdita di sangue più intensa del solito durante il ciclo (necessità di cambiare l’assorbente ad intervallo di tempo inferiore alle 2 ore, episodi di indumenti o lenzuola macchiate o percezione di “emorragia”) può verificarsi in estate, per possibili alterazioni dell’ovulazione legate a fase di stress o per maggiore vasodilatazione, cosi in altri periodi dell’anno. Si tratta di una condizione piuttosto frequente tra le donne, che nella maggior parte dei casi non desta preoccupazione. Tuttavia se con il caldo il flusso si intensifica in modo anomalo e la situazione persiste nel tempo, è consigliabile consultare e approfondire con un ginecologo.

Tra le possibili cause di un flusso abbondante possono esserci:

  • alterazioni ormonali transitorie o permanenti
  • disfunzioni della tiroide
  • patologie ginecologiche (fibromi uterini, polipi, adenomiosi)
  • alterazioni dell’emostasi (congenite o acquisite)
  • iperplasie/neoplasie endometriali
  • fattori intrinseci dell’endometrio
  • farmaci

Ciclo in ritardo o in anticipo

Un ciclo viene considerato regolare quando si presenta ogni 24-35 giorni e la periodicità varia di massimo 7 giorni fra l’intervallo più breve e quello più lungo in un periodo di almeno 6 mesi (9 giorni in età 18-25 e > 42 anni). Tuttavia, fattori esterni, come lo stress o le alte temperature estive, possono influenzare la regolarità mestruale. Ritardi o anticipi di qualche giorno o una settimana, soprattutto nei mesi estivi, non devono preoccupare. Se il ritardo è superiore a una settimana e non si può escludere con certezza una gravidanza, eseguire sempre un test di gravidanza.

Se al termine delle vacanze il ciclo non torna regolare è preferibile rivolgersi al ginecologo per individuare le cause. Condizioni come, disturbi del comportamento alimentare/dell’immagine corporea, elevata attività fisica, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e premenopausa (che può iniziare anche prima dei 40 anni con un rallentamento dell’attività ovarica) possono contribuire a rendere il ciclo irregolare.

Quali sono i segnali da non sottovalutare nelle mestruazioni?

Anche se, come detto, un’irregolarità mestruale può essere fisiologica, è preferibile rivolgersi ad uno specialista per un accertamento quando:

  • assenza di flusso mestruale per > 3 mesi, con test di gravidanza negativo
  • durata del flusso > 7 giorni
  • flusso abbondante o più abbondante
  • presenza di vampate di calore, disturbi del sonno e alterazioni dell’umore
  • flussi più distanti di 35 giorni o più ravvicinati di 24 giorni (in adolescenza 21-45 giorni), calcolando dall’inizio di un flusso all’inizio del successivo
  • dolore mestruale impattante sulle attività quotidiane, scarsamente responsivo all’antidolorifico, soprattutto se associato a dolore ai rapporti sessuali, alla defecazione o alla minzione
  • presenza di sanguinamento intermestruale random

In base alle alterazioni descritte e alla loro combinazione, si può formulare una diagnosi mediante una visita, degli esami del sangue ed eventualmente un’ecografia ginecologica, per poi stabilire la necessità di terapia.

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