Fimosi: in quali casi serve l’intervento chirurgico?


La fimosi è un’anomalia normalmente presente nel pene dei bambini nei primi anni di vita. Nei casi più gravi, in presenza di dolore, arrossamento e secrezioni dal pene, e quando, con la maturazione sessuale del maschio, erezione e rapporti sessuali sono dolorosi o impossibili, è fondamentale rivolgersi al medico.

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Approfondiamo l’argomento con il dottor Giorgio Del Noce, andrologo e sessuologo della Clinica Sedes Sapientiae.

Cos’è la fimosi?

La fimosi nel bambino

La fimosi è un restringimento del prepuzio, cioè della parte di pelle che ricopre e protegge il glande, ovvero l’estremità del pene, piuttosto comune nei bambini piccoli fino a 5 anni, che impedisce il corretto scorrimento del prepuzio sul glande, fisiologica nei primi anni di vita. Fondamentale per prevenire complicazioni è una appropriata igiene dei genitali, senza tentativi di retrazione forzata, soprattutto nei primi 3 anni di vita.

La fimosi può essere:

  • lieve: il restringimento è a livello del corpo del pene, la manovra di scopertura del glande non è agevole e può dare fastidio o dolore;
  • moderata: l’esposizione del glande e del meato uretrale da cui fuoriesce l’urina, è solo parziale, e l’igiene intima è difficile;
  • grave: la scopertura del glande e del meato urinario, e l’igiene, sono impossibili, rendendo difficile urinare, e con un rischio aumentato di infezioni locali e delle vie urinarie.

In tutti i casi, quando è presente dopo i 5 anni di età, è importante rivolgersi all’urologo andrologo: se non curata, infatti, con lo sviluppo sessuale la fimosi può portare a dolore nell’erezione e a difficoltà nei rapporti sessuali.

La fimosi nell’adulto

Quando la fimosi compare nell’adulto, nella stragrande maggioranza dei casi è provocata da un’infiammazione, infezioni o da traumi conseguenti a manovre errate a livello del glande, che provocano cicatrici che aderiscono al prepuzio.

In questi casi si parla di fimosi cicatriziale dell’adulto, o fimosi acquisita, una condizione che richiede sempre l’attenzione del medico e, nella stragrande maggioranza dei casi, l’intervento chirurgico di circoncisione.

Cosa fare in caso si sospetti una fimosi?

La fimosi congenita può aumentare il rischio di infezioni del glande e del prepuzio (balanopostite) causata dalla proliferazione locale di funghi o batteri è dovuta alla difficoltà nell’igiene. In caso di arrossamento, gonfiore, prurito e secrezioni è importante rivolgersi al medico per la terapia dell’infezione e per valutare, specie nel bambino dopo i 5 anni, la fimosi.

Solo nei casi di trauma per la retrazione forzata del prepuzio, chiamata parafimosi, è necessario l’intervento tempestivo del medico.

Come viene trattata la fimosi, e quando fare l’intervento?

Il trattamento per l’infiammazione locale da fimosi media o grave nel bambino prevede l’uso di farmaci cortisonici in crema che aiutano a risolvere l’infiammazione e ripristinare la normale elasticità della pelle del glande e del prepuzio. Nell’applicare la crema, il medico spiega la manovra di stretching, cioè di apertura del prepuzio, che nei bambini può essere eseguita dai genitori. Nei casi in cui questa terapia non fosse sufficiente, il paziente non guarisca o si presentassero altre infezioni, in genere la terapia successiva è l’intervento chirurgico di circoncisione, cioè dell’asportazione totale del prepuzio o di plastica del prepuzio, intervento meno invasivo esteticamente rispetto alla circoncisione. L’intervento di circoncisione è in genere necessario anche nei casi di fimosi cicatriziale nell’adulto.

Si tratta di interventi che vengono eseguiti in ambulatorio chirurgico sotto anestesia. Gonfiore, lieve sanguinamento, dolore e difficoltà a urinare potrebbero presentarsi dopo l’intervento di circoncisione o di plastica, ma si risolvono spontaneamente in qualche giorno seguendo le indicazioni del medico. In rari casi, potrebbero presentarsi complicanze quali infezioni, fistole, fibrosi, stenosi o inestetismi cutanei.