Difficoltà a rimanere incinta: cause, diagnosi e possibili soluzioni


La difficoltà di rimanere incinta, definita clinicamente come infertilità quando il concepimento non avviene dopo 12 mesi di rapporti regolari non protetti (6 mesi se la donna ha più di 35 anni), è una condizione che interessa molte coppie e può avere un impatto profondo sia fisico sia emotivo. È importante sapere che si tratta di una situazione comune e nella maggior parte dei casi affrontabile.

Ne parliamo con il dottor Sorin Parastie, specialista in Ostetricia e Ginecologia e nuovo responsabile del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) della Clinica Sedes Sapientiae, in collaborazione con Eugin.

Difficoltà di concepimento

Cause

Le cause possono riguardare entrambi i partner. Nella donna, tra i fattori più frequenti vi sono i disturbi dell’ovulazione (come la sindrome dell’ovaio policistico), le alterazioni ormonali, le patologie dell’utero o delle tube (fibromi, aderenze, endometriosi), nonché l’età, che incide progressivamente sulla riserva ovarica e sulla qualità degli ovociti. Nell’uomo, le principali cause includono una ridotta concentrazione o motilità degli spermatozoi, anomalie della loro forma, infezioni pregresse o problematiche ormonali. In circa il 10–15% dei casi, la causa rimane inspiegata.

Anche i fattori ambientali e lo stile di vita hanno un peso significativo: stress prolungato, fumo, consumo eccessivo di alcol, obesità o sottopeso, esposizione a sostanze tossiche e ritmi di sonno irregolari possono compromettere la fertilità di entrambi i sessi.

Diagnosi

Il percorso diagnostico prevede esami mirati, come analisi ormonali, monitoraggio dell’ovulazione, ecografie ginecologiche, isterosalpingografia per valutare la pervietà delle tube e spermiogramma per l’uomo. Una diagnosi precoce consente di individuare il trattamento più adeguato.

Soluzioni

Le soluzioni variano in base alla causa identificata. In molti casi, interventi sullo stile di vita e terapie farmacologiche possono ristabilire l’equilibrio ormonale o migliorare la qualità dei gameti. Quando questi approcci non sono sufficienti, le tecniche di procreazione medicalmente assistita — come inseminazione intrauterina, fecondazione in vitro (FIVET) o ICSI — rappresentano opzioni efficaci e sempre più personalizzate.

Oltre agli aspetti medici, è fondamentale considerare la dimensione emotiva. L’attesa e le delusioni possono generare ansia, senso di colpa e tensioni nella coppia. Un supporto psicologico adeguato e una comunicazione aperta aiutano ad affrontare il percorso con maggiore consapevolezza e serenità, ricordando che chiedere aiuto è un atto di forza, non di debolezza.

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