Celiachia: quali sono i sintomi della malattia?


Spesso si parla di celiachia come sinonimo di intolleranza al glutine o viceversa. Tuttavia, si tratta di condizioni diverse. In particolare la celiachia, se non riconosciuta anche dai sintomi atipici e non adeguatamente curata, può portare a sviluppare altri disturbi.

celiachia

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Diletta Martano, nutrizionista di Clinica Sedes Sapientiae.

Facciamo chiarezza: cos’è la celiachia?

La celiachia è una malattia infiammatoria dell’intestino (enteropatia) autoimmune, che si scatena nelle persone geneticamente predisposte, in seguito all’ingestione di glutine. Si tratta di una malattia che risulta a livello numerico più impattante di un tempo, perché si tende a ricercarla più frequentemente in presenza dei sintomi che potrebbero far sospettare, tra le altre malattie, anche la celiachia. Nonostante venga ricercata di più rispetto al passato, la diagnosi avviene spesso in ritardo, e questo può comportare un incremento notevole delle problematiche correlate. Per questi motivi è fondamentale non sottostimare i sintomi e rivolgersi al medico per una diagnosi precisa e precoce. La diagnosi di celiachia prevede alcuni esami del sangue, tra cui il dosaggio ematico degli anticorpi, che però deve avere una conferma con la gastroscopia.

Quali sono i sintomi della celiachia?

I sintomi della celiachia sono molteplici, in genere di tipo gastrointestinale, ma bisogna considerare che la malattia celiaca può presentarsi in forma atipica, ad esempio con una sindrome da stanchezza cronica, anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica), alterazioni dell’attività del fegato, osteoporosi, infertilità, aborti ricorrenti, pubertà ritardata, menopausa precoce, statura bassa, perdita di capelli, depressione, alopecia, dermatite erpetiforme, psoriasi ed emicrania.

Molte volte la celiachia si associa anche al malassorbimento del lattosio, quindi la mancanza dell’enzima lattasi spesso può essere collegata alla presenza di malattia celiaca. Inoltre, la celiachia può comparire insieme a diabete, allergie, patologie genetiche su base autoimmune, malattie reumatologiche, come l’artrite reumatoide, sarcoidosi, cirrosi biliare primitiva, malattie immuno-proliferative intestinali, anomalie vascolari, enteropatie, malattie infiammatorie croniche intestinali.

In caso la celiachia non venga diagnosticata può svilupparsi in linfoma intestinale, la complicanza più temibile della malattia celiaca.

Cosa si può fare se si scopre di essere celiaci?


A seguito della diagnosi di celiachia è importante iniziare la dieta senza glutine (dieta aglutinata): è fondamentale per il controllo e il miglioramento progressivo dei sintomi e per riequilibrare la situazione gastrointestinale, e risolvere la presenza di un’eventuale anemia sideropenica. Tuttavia, la dieta per celiaci non è una terapia che permette una guarigione.

In caso la persona celiaca abbia sviluppato osteoporosi, potrebbe essere necessario assumere una terapia adeguata per migliorare l’assorbimento di calcio e vitamina D.

Quali prodotti si possono consumare se si è celiaci?

Anche con una diagnosi di celiachia, oggi è possibile avere un’alimentazione sana, completa e bilanciata eliminando il glutine; tuttavia, è importante essere seguiti da un nutrizionista per poter impostare la propria alimentazione nel modo migliore, nel rispetto del fabbisogno individuale che si basa sullo stile di vita e su eventuali carenze nutrizionali.

Per chi deve seguire una dieta aglutinata sono ormai presenti in commercio tantissimi prodotti senza glutine, oltre al fatto che molti cereali sono naturalmente privi di glutine come riso, quinoa, mais, miglio, amaranto, manioca, teff, sorgo.