Occhio secco 

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Cos’è l’occhio secco?

La sindrome dell’occhio secco è una condizione molto comune che si verifica quando gli occhi non producono abbastanza lacrime, oppure quando la qualità del film lacrimale non è sufficiente a mantenere l’occhio ben idratato e protetto. Le lacrime non servono solo a esprimere emozioni: sono fondamentali per lubrificare, nutrire e difendere la superficie oculare da irritazioni, polveri e agenti esterni.

In chi soffre di occhio secco, questo meccanismo si altera, provocando fastidi che vanno dal semplice pizzicore fino a vere e proprie infiammazioni. Anche se spesso si tratta di un disturbo lieve, nei casi più gravi può compromettere la qualità della vista e la salute dell’occhio.

Quali sono le cause dell’occhio secco?

Le cause dell’occhio secco possono essere molteplici. Tra le cause più comuni c’è la ridotta produzione di lacrime che può essere associata all’età, specie dopo i 50 anni, a malattie autoimmuni come la sindrome di Sjögren, o all’uso di alcuni farmaci (ad esempio, antistaminici, antidepressivi, diuretici).

Tra le varie cause dell’occhio secco, anche stare a lungo in ambienti con aria condizionata, riscaldamento, fumo o vento può favorire la secchezza oculare, così come l’uso prolungato di lenti a contatto può alterare l’equilibrio del film lacrimale e un uso eccessivo di dispositivi digitali. Infatti, guardare schermi per molte ore riduce la frequenza dell’ammiccamento, cioè l’atto di sbattere le palpebre, che è fondamentale per distribuire correttamente le lacrime.

Quali sono altri sintomi associati all’occhio secco?

In genere, chi soffre di occhio secco può avvertire:

  • sensazione di bruciore o pizzicore agli occhi
  • percezione di corpo estraneo, come sabbia nell’occhio
  • arrossamento oculare
  • fotofobia (fastidio alla luce)
  • vista offuscata, soprattutto a fine giornata
  • lacrimazione eccessiva paradossale: l’irritazione può stimolare una lacrimazione riflessa, ma le lacrime prodotte non sono abbastanza “ricche” da idratare efficacemente l’occhio
  • affaticamento oculare dopo lettura o uso del computer.

Quando rivolgersi al medico in caso di occhio secco?

È consigliabile consultare un oculista quando i sintomi della secchezza oculare persistono per più giorni o settimane e compromettono le attività quotidiane (lettura, guida, lavoro al computer). Inoltre, è bene rivolgersi al medico se si ha una condizione preesistente che può coinvolgere gli occhi, come ad esempio le malattie autoimmuni, o non si ottiene sollievo con prodotti da banco, come le lacrime artificiali.

Come si diagnostica l’occhio secco?

La diagnosi di occhio secco viene effettuata dallo specialista attraverso una visita oculistica approfondita, che include la raccolta delle informazioni su sintomi, abitudini e terapie in corso (anamnesi), e alcuni test, tra cui il Test di Schirmer che misura la quantità di lacrime prodotte e l’esame con lampada a fessura che permette di osservare la superficie oculare e la stabilità del film lacrimale.

Quali sono le terapie per l’occhio secco?

Il trattamento dell’occhio secco dipende dalla gravità del disturbo e dalla causa sottostante. Le terapie possono prevedere colliri lubrificanti (lacrime artificiali) che aiutano a mantenere l’occhio umido, da scegliere tra quelle formulate senza conservanti, soprattutto per un uso frequente. Nei casi più gravi, possono essere usati anche gel o unguenti oculari.

Terapie specifiche, sulla base della diagnosi, possono prevedere impacchi caldi, massaggi palpebrali e igiene quotidiana delle palpebre in caso di trattamento delle ghiandole di Meibomio, farmaci a base di cortisonici o ciclosporina per ridurre l’infiammazione, oppure
l’occlusione dei puntini lacrimali che consiste nell’applicare dei piccoli tappi nei dotti lacrimali per ridurre il drenaggio delle lacrime e mantenerle più a lungo sull’occhio.

Si può prevenire l’occhio secco?

Alcuni accorgimenti quotidiani possono aiutare a prevenire l’occhio secco o ridurne i sintomi. Ad esempio:

  • limitare l’uso prolungato di schermi digitali, facendo pause regolari 
  • sbattere le palpebre consapevolmente, specialmente durante la lettura o l’uso del computer
  • evitare ambienti troppo secchi, o usare un umidificatore
  • proteggere gli occhi dal vento, dal fumo e dalla luce intensa, magari indossando occhiali da sole
  • curare l’igiene palpebrale con detergenti specifici.

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