Cos’è l’iperemia congiuntivale o occhi arrossati?
L’iperemia congiuntivale, comunemente chiamata occhi arrossati, è una condizione in cui i vasi sanguigni presenti nella congiuntiva — la sottile membrana trasparente che riveste la parte anteriore dell’occhio e l’interno delle palpebre — si dilatano e diventano più visibili. Il risultato è un evidente arrossamento dell’occhio, che può interessare uno solo o entrambi gli occhi. Questa condizione non è una malattia in sé, ma un sintomo che può comparire in molte situazioni, da lievi e temporanee a più serie. Può essere accompagnata da fastidio, lacrimazione, prurito o secrezione, oppure presentarsi da sola.
Quali sono le cause dell’iperemia congiuntivale?
Le cause degli occhi arrossati possono essere molteplici e di diversa natura. Le più comuni cause di iperemia congiuntivale sono la congiuntivite sia di origine virale, batterica o allergica, la secchezza oculare, l’affaticamento visivo, legato a un uso prolungato di dispositivi digitali o alla lettura prolungata, l’esposizione a sostanze irritanti (fumo, smog, cloro, vento, aria condizionata o prodotti chimici), traumi dell’occhio, e malattie oculari come il glaucoma acuto e le ulcere corneali o uveite.
Quali sono altri sintomi associati all’iperemia congiuntivale?
L’arrossamento degli occhi può essere accompagnato da altri sintomi, che variano in base alla causa. In genere, l’iperemia congiuntivale si può accompagnare a bruciore o sensazione di corpo estraneo, lacrimazione eccessiva o, al contrario, secchezza degli occhi, prurito, secrezioni oculari, fotofobia (sensibilità alla luce), gonfiore delle palpebre, dolore o fastidio.
La presenza di secrezioni giallastre e dense può far sospettare un’infezione batterica, mentre un arrossamento accompagnato da prurito e lacrimazione è più tipico delle allergie.
Quando rivolgersi al medico per l’arrossamento degli occhi?
È importante consultare un medico, preferibilmente un oculista, quando l’arrossamento degli occhi persiste per più di qualche giorno ed è associato a dolore, alterazioni della vista o fotofobia, gonfiore e secrezioni. Inoltre, in caso di trauma o contatto con sostanze chimiche, e se i sintomi si manifestano frequentemente o peggiorano, è raccomandabile rivolgersi tempestivamente al medico.
Una valutazione medica è fondamentale per individuare la causa precisa e impostare una terapia adeguata, evitando complicazioni.
Quali sono le terapie per l’iperemia congiuntivale?
Il trattamento dell’iperemia congiuntivale varia sulla base delle cause sottostanti. In generale, le opzioni di terapia più comuni sono:
- colliri antibiotici o antivirali: in caso di infezioni batteriche o virali
- colliri antistaminici o decongestionanti: per le allergie
- lacrime artificiali: utili nei casi di secchezza oculare
- impacchi freddi: per dare sollievo da irritazioni leggere o affaticamento
- sospensione dell’uso delle lenti a contatto: se responsabili dell’irritazione
- trattamenti specifici: per condizioni più serie come glaucoma o uveite, che richiedono una gestione specialistica
È importante evitare l’automedicazione, soprattutto con colliri a base di cortisone, che possono mascherare i sintomi ma peggiorare la situazione in caso di infezioni.