Epistassi o sangue dal naso

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Cos’è l’epistassi?

L’epistassi è il termine medico che indica la fuoriuscita di sangue dal naso. Si tratta di un evento molto comune, che può colpire persone di ogni età e in qualsiasi momento della giornata. Nella maggior parte dei casi non è pericolosa e si risolve spontaneamente nel giro di pochi minuti. Il sangue dal naso può manifestarsi da una sola narice oppure da entrambe, e l’intensità del sanguinamento può variare: a volte si tratta solo di alcune gocce, altre volte la perdita può essere più consistente, anche se raramente rappresenta un’emergenza medica.

Quali sono le cause dell’epistassi?

Le cause dell’epistassi sono molte e diverse tra loro. Una delle più frequenti è la secchezza della mucosa nasale, che può verificarsi, ad esempio, in ambienti con aria molto secca, durante l’inverno o quando si usano spesso riscaldamenti o condizionatori. In queste condizioni, i piccoli vasi sanguigni del naso possono diventare fragili e rompersi facilmente. Anche i traumi, come una botta al naso o uno sfregamento troppo energico, possono provocare una rottura dei capillari.

Non è raro che il sanguinamento sia legato a un’infezione delle vie respiratorie, come un raffreddore o una sinusite, che infiammano i tessuti interni del naso. Anche l’uso prolungato di spray decongestionanti può irritare la mucosa e contribuire al problema. In alcuni casi, l’epistassi può essere un sintomo di condizioni più complesse, come disturbi della coagulazione del sangue, uso di farmaci anticoagulanti, ipertensione arteriosa non controllata, oppure alterazioni strutturali del naso, come deviazioni del setto o presenza di polipi.

Quali sono i sintomi dell’epistassi?

Il sintomo principale dell’epistassi è la fuoriuscita di sangue dal naso. Questo può accadere in modo improvviso e può coinvolgere una o entrambe le narici. In alcuni casi, soprattutto se la persona è in posizione sdraiata o reclinata, il sangue può scendere nella gola e dare la sensazione di avere sangue in bocca o in gola. A volte si può avvertire una leggera sensazione di pressione o fastidio all’interno del naso, ma in genere non è presente dolore vero e proprio.

Quando rivolgersi al medico in caso di epistassi?

Sebbene la maggior parte delle epistassi sia del tutto innocua, ci sono alcune situazioni in cui è importante rivolgersi al medico. Se il sanguinamento non si ferma dopo venti minuti, nonostante si eserciti una pressione continua sul naso, è bene cercare assistenza. Lo stesso vale se gli episodi di epistassi si presentano con frequenza, senza una causa evidente, oppure se sono accompagnati da altri sintomi come capogiri, senso di debolezza o difficoltà respiratorie. È importante parlarne con il medico anche quando si assumono farmaci che interferiscono con la coagulazione del sangue, come gli anticoagulanti, o se si soffre di patologie del sangue che rendono più probabile il sanguinamento.

Quali sono le terapie per l’epistassi?

Il primo intervento da fare in caso di epistassi è molto semplice: basta inclinare leggermente la testa in avanti (mai all’indietro, per evitare che il sangue vada in gola) e comprimere con le dita la parte morbida del naso, mantenendo la pressione per almeno dieci minuti. In molti casi, questo è sufficiente per bloccare il sanguinamento. Applicare un impacco freddo sul naso può aiutare a restringere i vasi sanguigni e favorire l’arresto del sangue.

Se il sanguinamento non si arresta o se gli episodi sono frequenti, è possibile che il medico intervenga con trattamenti più specifici. Tra questi, può esserci la cauterizzazione, una tecnica che serve a chiudere i piccoli vasi sanguigni responsabili del sanguinamento, oppure l’inserimento di tamponi nasali per esercitare pressione interna. In presenza di una causa medica sottostante, come un problema di coagulazione o un’ipertensione non controllata, sarà necessario intervenire anche su quella, per evitare recidive.

Come si previene l’epistassi?

Per ridurre la probabilità che si verifichi un’epistassi, è utile mantenere il naso ben idratato, soprattutto nei periodi dell’anno in cui l’aria è più secca. L’uso di spray a base salina o gel idratanti può aiutare a proteggere le mucose. Anche l’utilizzo di umidificatori negli ambienti chiusi può essere d’aiuto. È importante evitare di usare eccessivamente i decongestionanti nasali e cercare di non soffiarsi il naso con troppa forza, soprattutto durante un raffreddore. Se si svolgono attività sportive o lavorative che espongono a rischio di traumi facciali, è consigliato l’uso di protezioni adeguate. Infine, tenere sotto controllo eventuali malattie che possono favorire il sanguinamento, come l’ipertensione o i disturbi della coagulazione, è essenziale per prevenire nuovi episodi.


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